’$i6 L i fc r o Primo. e presa parte di nuova condotta per anni 5, con vm j Capitoli per freno delle usure, e furfanterie degli Ebrei di quel tempo. 960 ) Sedici anni dopo, vuoisi dire nel 1589, si rinovò la condotta, e tra le altre cose fu concesso all’Ebraica Nazione, che non sarebbero licenziati dallo Stato durante la Condotta, e che niun individuo entrar possa nell’Università, se non approvato da essa > e riconosciuto dai V Savj i Scindi Vy 446 . Diede occasione a questo Capitolo, perchè ritolte famiglie di Ebrei in quest’anno erano venute a metter Sedi in Venezia, come in^> segna lo stesso Sandi Vili, 425. 961) Andavano a peso deU’UniVersità e letan* se verso il Principato, e le somme occorrenti pei Banchi de’pegni, che erano cinque, e le spese necessarie al corpo medesimo della Nazione > e principalmente pel sostentamento dei poveri, e fo-rastieri mendicanti. Comportavano di mal animo alcuni principali individui questi gravami, e molti yolontarianeente partirono dalla Capitale in guisa, che il numero degli Ebrei restò non poco diminuito , e gravemente indebolite le forze della Università, perchè quelli i quali vi si fermarono, non erano poi tutti dei più benestanti. Nel 1591 per tanto a fine di rimediare a questo disordine, il Senato condescese alle richieste della Nazione, e con sua Parte ridusse i cinque Bandii a tre. Decretò che airUniversità di Venezia contribuissero gli altri Ebrei dello Stato, secondo l’imposizioni messevi dai Tansatori, pet1 l’elezione dei quali tutti possano concorrere col proprio voto, e che la condotta degli Ebrei dello Stato non sia più lun-