IC À i* b XII.	41
be dalla Saracenica o Arabica voce bagadhon, che significa rimoto e vile, o perchè il Bagattino sia la moneta più rimota, in cui risolvesi la lira, o la più vile di tutte . Comunque sia, è ben degna di riso l’appellazione ed etimologia data dal dottissimo Roberto Cenale de rat. pond. & mensur. tom. I, ove così dice : Barchatinus, vulgo bar-guetin, puto esse pretium trajeftus aqu<e per bar-cham. Non meno ridicola è l’altra sentenza dì Marquardo Treher de re monetar. Germ. Imp. lib^
 I, cap. 3 , ove dice : Tagatini, aneoli Venetorum , a solvendo ditti. Bisogna osservare, che i Bagat-tini non erano moneta soltanto Veneta, ma se ne sono battuti ancora in Lucca, onde nel Testamento di Castruccio Castracani scritto nel 1317 , sì legge : Restituì inclytx Ducissx Dna Tina u-xori iibras mille Bacattinorum, qu<e fuerùnt dotes ipsius . Cari. I, 340. E nel Muratori, Diss. 28, si vede esservi nel Cod. MS. degli Statuti di Ferrara, Quod quilibet teneatur recìpere quatuor bagat-tinos prò tribus Ferrarinis.
   55Ó BEZZO. Nella Cronaca di Muglia dice-si, che sotto il Doge Loredano furono fatti ancora i due sesti de Bezzi. Sarebbe questo il Quattrino. Una Cronaca del Carli I, 424, assegna precisamente l’anno 1514. Erano quadrati, e la loro Marca avea 480 di fino. Sembra che pesassero gr. 4. Ved. Carli Tav. 9, ».9. L’odierno è di puro rame colle iniziali R. C. L. A. cioè Regina cali Utare, alleluja. Corrono per un Bezzo oggidì
 •	alcuni Soldini della stessa lega e impronta del Sol-done, ma per metà e più minori. Forse era un $es, 9* di altra moneta,
~	Ì57)