Capo II. $41 Maggio 408, dal quale Pellegrino Prisciano nella Storia di Ferrara lib. 1, c. 3, afferma di avere fedelmente tratta la facoltà , che ottennero i Pa-doani , di constituere portualem vicum ad ojìia flu-vii praalti, ubi dicitur Rivus altus. Ma non avvertì l’artefice di questi due Monumenti , che sembra lo stesso , che se Arcadio aveva veramente concesso quella facoltà di edificare una borgata, non era poi vero il felicissimo Regno dei Pa-doani sì fattamente dipendenti dall’ Imp. nè ave-yano poi licenza di edificar una Città di asilo , nò di tenervi una flotta. 2.9) Per ciò che appartiene ai Consoli, sotto i quali dice il Monumento , che siasi fatto il decreto, convien avvertire, che secondo alcuni Cronologi i Consoli mandati a edificare Rialto furono : Gallieno Fontana . =aa Simon Glaviconio. = Antonio Calvo. Altri poi in luogo di questi vi sostituiscono: Alberto Fuliajo. ~ Tomà Candian* = Paulo Conte. Altri pure nominano questi : Alberto Fallier. = Tornado Candian . = Geno da Ullo . Avesse almeno l’Autor di quel Monumento posti questi altri Consoli. Egli così si avrebbe tolta la noja di conciliare j come Consoli che reggevano la Rep. in Padoa , potessero poi essere spediti so-praintendenti alla fabbrica di Rialto . Ma da un Monumento che viene alla luce quasi otto Secoli dopo il fatto , che altro aspettare potevasi ? 30) Senza insistere più lungamente sulla falsi— Y 3 tà