capo XIII. »7 1481, 26 Augusti : Franciscus ditlus Comes , oh gemmai falsas praligatas in auro ab eo venditas 9 bannitus ; e il titolo o rubrica della sentenza è , Jocalia falsa. E nel nostro Catastico I, 542, 544, abbiamo nel 1517- Cbriflina relitta D. 7Jetri Hit¿9 tocularii, cioè Giojelliere. 686 ) Se fu varia la quantità alla quale i sudditi venivano obbligati, varia fu altresì quella del censo o prò, che si contribuiva dal Principe. Vi-tal Michiele diede il 4 per cento. Dal Capitolar dei Consiglieri del D. Andrea Contarmi circa il 1370 abbiamo: Solvantur imprestita, videlicetprimo 5 prò centim de proficuo. Nel 1342 rendevano il 12. Nel 1355 il 2. Nel 1352 il 10. Ma per lo più così abbondanti censi erano ristretti a certo tempo e condizioni. 687) Oltre le Camere degli Imprestidi consta, che eranvi anticamente altri luoghi , nei quali s’investivano danari, o si prendevano a prò e interesse. Nella carta del 1092, allegata di sopra (n. 234) abbiamo veduto, de capitali & de prode de quinque sex : d’onde appar, che il prò era di 5 , o 6 per cento. Trovo pure, che nel 1373 furono presi alla Camera delformento Ducati 3 3 3 34 al 3 per cento. Leggesi ancora nello Statuto an-tico lib. 3 , cap. 9 : ‘Potefiatem habeat de predo pecunia possessionis vendita investire & disvestire in auro & argento ad utilitatem & proficuum ipsius : ita tamen, quod capitale in custodia & deposito "Procuratoris S. Marci semper deponatur . E nel Cod. uel Piov. pag. 394 trovasi una Carta del 1209, in cui e scritto : iftas libras mille ducentas dena-riorum Venetorurn cum prode ad idem de quinque F 4 sex |