Capo XII. t9 il Zecchino , che ne valeva due , cioè de’grossi ordinarj . Per ciò egli lasciò mille Zecchini lasciando 2000 lire . Sono dunque lo stesso che le lire i d’argento : e potrebbe essere questa un’altra speli aie di lira d’oro, o 'a. oro. 508) Lira de' Marchetti. Nel 13 54 il soldoevasi calato L , e dicevasi Soldino e Marchetto. La lira ' dunque , che formavasi di soldi 20 di tal sorta, fu appellata Lira de’ Marchetti. 509) Siccome il XX fu numero destinato a rappresentar la Lira , così Libra denariorum , Solido-rum &c. quando quelle voci sono prese per par-ticolar moneta, e non in senso generico, s’intende 20 Denari , 20 Soldi ec. Questa dicevasi ph\ 1 spesso Libra solidorum parvorum , e frequentissimamente ancora soltanto Libra parvorum , ma allora non mai s’intende composta di 20 Bagat- 1 tini o Piccoli , ma s’intende lira di moneta pic-t cola. 510) Nei Secoli vecchj si trovano monete d’oro e d’argento estimate a lire e oncie . De argento monetato libra 96. D e auro monetato libras 6. ^Ar-gentum denanis uncias sex &c. Il Carli I, 251, seqq. trovandosi , Ut amplius non babeat in libra ptnsante , ni si XXII solidos , fa che vi fosse una »lira da soldi 22, ovvero piccoli 264, e che di |questa intendano .parlare quei documenti , quando Igii altri che esprimono libra denariorum &c. parlano di lire da soldi 20. Mi io credo valere lo stesso, che v. gr. tante monete d’argento od’oro di giusto peso, e come noi diciamo a Marco. Può u essere che Uncia sia nome {inanimo di Ttccolo o ^ Sagattino , perchè il piccolo in fatti è J'uncia o B 2 duo-