Capo IL 339 ni operis, die 25 Munii principiavi fandamenti ja~ Cium fuit circa horam meridiei . Scrive taluno essersi fatto ciò adì 25 Marzo , Martedì tra nona e vespero. 24) Io credo, che questo Monumento innocentemente sia stato scritto da chi volle perpetuare la memoria di alcune tradizioni nel fatto dell’ edificazione di Rialto, sognate forse da qualche zelante Padoano emuio dell’ esaltamento di Venezia. Non voglio riputarlo un’aperta impostura . E io conghietturo questa innocenza dai molti caratteri di falsità , che vi si trovano, onde non può dirsi ragionevolmente , che da persona maliziosa sia stato architettato. 25) In primo luogo, senza notare, che lo sti-: le è troppo elegante ai confronto della barbarie di quel secolo , e che non vi si trova datato ne mese, nè Indizione ; nel 421 non usavasi ancora l’era odierna, la quale riconosce suo autore Dionisio l’Esiguo , che fioriva al principio soltanto dól Sec. VI. Egli non è altresì facile il persuadere ¿ che introdotta eziandio l’Era, gli anni siansi computati a T>{at ¿vitate , anziché ab Incarnatione. ( Ved. I, nn. 42 8-432.) 26 ) Non segnavano così allora i Pontefici le loro date . Innocenzo I morì li 12 Marzo 417: e come dunque qui si dice , che l’anno 421 era l’ultimo di quel Pontefice ? In oltre, quando l’Autore scrisse questo Monumento, o egli sapeva che Innocenzo era morto , e doveva piuttosto notare gli anni di Zozimo ; o non sapeva j che fosse moiy to, e come poi presagì, che quello fosse per es~ sere l’ultimo anno della sua vita? Anche Bernatf- Y 2 do