Capo XIV. 223 „ che non solamente non fosse morta , ma dupli-„ cata la gente. Vi fu tanta gran calca , che non ,, capivano nè in sì spazioso campo, nè a balco- i,, ni, nè su soleri, che tutto quel gran canale >, era di gente coperto. 813) „ Hora per non tralasciare cosa alcuna, „ vi voglio scrivere qualche cosa della Rosa, che „ alli 7 del presente portò il R:mo Legato a do-nare al Principe nostro, mandata dalla S.* S.à E* da sapere adunque , che S.a B.e è solita nella 4:" Domenica di XL.m 'col Collegio de’Cardinali „ dopo l’haver deliberato a qual Principe debba y, mandare , benedice una Rosa d’oro con bellis— » sime cerimonie , che troppo sarei lungo a rac-,, contarle : solamente dirò, che avendosi in esso „ sacro Collegio stabilito di mandarla al Princi-„ pe di Venezia , finalmente l’ha portata S. S. ,, R:ma & è questo gran segno d’onore e stima. ,, Ponerassi questa Rosa nel ricchissimo e tanto „ nominato Tesorp, dove ne sono due altre, per „ quanto ho inteso, mandate alli Sereniss:1 Seba-,, stian Ziani e Pietro Mocenigo , già benemeriti ,, Principi di Venezia. Benedetta Rosa , e bene-?» detto Voi S. Pontefice , che ci avete mandato « colla Rosa la pace, benedetto voi Legato, che ce la recaste, e benedetto Voi S4reniss:mo Prin-cipe, che devotissimamente la toglieste , e be-5> nedetti tutti quelli , che seguendo la militar >> Chiesa perveniranno alla Trionfante, che que->j sto significa essa Rosa. Altro non so di novo, j, ma se occorrerà, ve ne darò, come io soglio, ,, ragguaglio. Dio eterno sempre felice vi conservi. 3, Di Venezia 22 Luglio 1577. Di