C A J? o XIV. 281 no nel 1365, tz Maggio Gerardino Spinedo, e Nicolò di Bortolino, come lo fu nel 1 307, 31 Ottobre Curzio Zappario da S. Cassiano , i che fu assolto dalla pena di lire 25. 881) Benché il Vanzi noi dica, io conghiettu-ro dalla natura di questi ricorsi, e dalla remissione •di queste pene, che esse non fossero propriamente pene di usuraj, ma piuttosto di persone, le quali pei Joro bisogni ricevessero danari a usura dagli Ebrei o in quantità , o con gravami maggiori di quel che le leggi permettessero > che essere soleva il dieci per cento senza carta , o il dodici con carta. 882) Consta , e lo scrive anche il medesimo Autore delle Memorie, che questi contratti usuraj facévansi ordinariamente in Mestre, ove gli Ebrei erano domiciliati . Dipendeva da prima quel luogo dalla Città di Treviso . Ezzelino da Romano se ne rese padrone nel 1245, ma nel 1250 ritornò alla devozione dei THvigiani, e quando quella Città fu presa da Cane il grande, Mestre passò in dominio degli Scaligeri . Nel 1336, o secondo altri nel 1537, Andrea Morosini ebbelo da Tedeschi , che il presidiavano, ciò fu nel giorno ultimo di Agosto, per Ducati 3000, come scrive il Caroldo. 883 ) Pare , che tante vicende di quella Terra circa quei tempi , alle quali deve aggiugnersi un gravissimo incendio, che molto la danneggiò, facessero che gli Ebrei meno la frequentassero , e amassero meglio vivere stanziati nella Capitale dei Veneti. Questo luogo , che secondo Cluverio e Baudrand dicevasi un tempo Ad nonum Veneti# , per-