2 86 Libro Primo. debeant stare in sìmul , & usque ad prasens nil faftum fucrit ncc provisum , quod non efl bene fa-£lum, quia ipsi Judai non possmt ¡lare pejus, sicut flant ad prasens i Vadit pars, quod cmittatur Su-praconsulibus , quibus sunt comissa negatiti Judao-rum, quod debeant diligenter, sollicite & quarti ci-tius esse potefl, videro & examinare de aliquo loco vel parte babili & sufficienti prò stantia & ha-bitatione judaorum prxdiciorum. 594) O fosse l’innocente bisogno, o piuttosto la malizia e scarsa pietà dei Cristiani , o amen-due queste cose insieme , erasi introdotto un pessimo ed enorme abuso in Venezia , che cioè damami in pegno agli Ebrei vasi sacri, imagini, paramenti ec. onde poi non riscossi spirato il tempo , come apparisce dal vecchio Capitolare dei Sopraconsoli , erano venduti in Rialto al pubblico incanto con iscandalo gravissimo degli uomini probi . Il Senato prese cura di riparare a questo disordine eziandio con suo Decreto 1389, 24 Settembre , così prescrivendo : Quia ifti Judai continue accipiunt in pignoro a presbyteris , clericis & aliis personis Ecclesiaflicis anconas, calices , effigies San-Clorum , & alia paramenta Ecclesiastica ; qua res vadunt ad incantum per Rivoaltum in maximum contemptum Dei : immo proprii Judai trufanter vi-dentur vendere tales res ; perciò fu ordinato e comandato , 7<{e Judai possint mutuare super bonis Ecclesia, nec recipere aliquod pignus, quod sit Ecclesia &c. Capitol. de’ Soprac. pag. 107. Ms. Svaj. t. XIV. 595) Solevano gli Ebrei non solamente prender i pegni da’poveri per prestare a essi danaro