Capo XII. 59 Cod. Trevls. nel Sacrarti, dell' Imp. Alessandro de Zagora. Dunque l’Iperpero valeva grossi 8, e due ne valevano 16, onde segue che gli Aspri due j equivalessero agli altri 8 grossi, sicché un Aspro 1^ valeva 4 grossi, ed era la metà dell’ Iperper©. V. Bianca. Bianco. 552 ) AURELIAT^I -, Oriani, Aurelii, e Aureo-li , e Aurei. Moneta battuta da AurioMjistropie-ro circa il 1174. I più da me veduti li dicono d’argento. Chi li fa valer soldi 2, il Scivos 5. In una Cronaca anonima è detto : Oggi sono le liraz-xe fine, o Mocenigbi . Bernardo Trevisano la dice di vii metallo e poco valore. Quelli che la dicono d’oro vogliono che s’intenda nelle Carte notariali , quando si parla delle L. 5 d’oro di pena , del qual sentimento sono pure alcuni di quelli , che la reputano moneta d’Argento . Alcuni dicono, che pesava Kar. io, e valeva soldi 2. Ved. Carli 1, 404. Eravi ancora i Aureus o Aureolus, o Solidus aureus . Tal è un Monumento del 736 presso il Muratori Diss. 28,&c. Vedi Verdone. 553) RAG ATTILI. Il Sanudo dice , che nel 1282, e 1290, fo battudo Bagattini di rame. E Veramente si trovano i bagattini nominati in un monumen o del 1298, come vedremo II, 1917. Il Trevisano scrive che ne furono battuti ancora nel 1472. Nella Cronaca di Muglia io trovo, che circa il 1502 , sotto Leonardo Loredan furono battuti Eagattini grandi, e alcuni altri, che valevano due £agattini. La loro lega era oncie rame e il argento per marca, come si ha nel lib. Luna, e nella Cronaca Dolfin al 1282. Nel 149° se ne stampò di ottone, che pesavano Kar. e-que- C 4 Jti