Capo XII. 47 JL. 14 y 6, 9. Le odierne Giustine sì spendono L. 11. Erano gli antichi spezzati , y , y , y , ~y , tV , che valeva soldi 5 , con quasi gr. 2 di finoi ed evvi pure il Terzo del da cinque. Ved. Carli I, 435, IH, 294, ove all’odierna dà di fino gr. 511 y . GROSSI, Grossetti, e Grossoni. Ved. n. 539, seqq. 574) LIRE. Ved. n. 494, seqq. 575) LIRETTA. Cristoforo Raimondi in una sua Diss. Ms. Sv. n. 793 , scrive: Vel 1664, 17 Ottobre fu presa di stampar moneta usuale di lega inferiore, e si stampò il Ducato , affinchè corresse in Venezia soltanto, come lo fu delle Lirette, e Soldoni. Valevano soldi 20. 576) LIRAZZA. Oggidì appelliamo con questo nome il da XXX. Danno alcuni questo nome alla Lira Moceniga dacché montò a soldi 24. Da ciò nacque l’uso di dire Una lirazza alla vecchia, e intendere soldi 24. Le monete pure Aureliani, o di Aurio Malipiero, sono dette da alcuni Lirazze fine. L’odierna pesa danari 6, ovvero I d’oncia, e ha di fino Kar. 14. In urr Cronista io trovo, che nel 1570 si stampò Moneta da soldi 20, con un S. Marco in soldo, cioè alato di prospetto, e la Giustizia > come ha la Gazzetta , e dell' istessa liga bassa. Bernardo Trevisan dice, che nel x593! si stamparono da Dieci, da Dodici e la Lirazza. Ma come osserva certo Autore d’ una Scritt. MS. sulle Monete in data 30 Maggio 1664 MS. Sva;. Le lire effettive sono state in gran quantità altre volte, che sono correnti oggidì soldi 24, cioè la dirazza. Sicché chiamarono Lirazza ogni moneta,