44 Libro Primo. la Bianca, che il Doge offriva, al Piov. di S. Maria Formosa. ^70 ) FILFPTO. Quando ultimamente correva tra noi , computavasi L. i i , o la metà del Zecchino. Ancora nel 1694 valendo il Zecchino L. 17, si trova il Filippo valutato L. 8, 10. 571) FIORIVO, questa moneta er* d’oro e d’argento, e spesso imàginaria, o solo di conteg-* gio. Nel 1184 fu preso il Fiorin d’oro per modello della purità del Zecchino. Quando questo montò nel 1605 a L. 10, il Fiorino si computava L. 6. Crebbe poi a proporzione, e quando arrivò a L. 7, dicendo un Fiorino s’intendevano L. 7 j e viceversa : e quest’ uso perseverò, bertchè fosse cresciuto a maggior valore. Non arrivò tuttavia mai al valor del Ducato. Al principio del Sec. XIV scrive Marin Sànudo, che in Venezia il Fiorin d’oro valeva grossi 2 4. Oggidì il Fiorino d’ argento si spende per L. 5 * 572) GAZZETTA. Si stampò Verso il 153«, sotto Andrea Gritti. Pesava Kar. 4 a peggio 432, sicché ha di fino Kar. 2 *- circa. Se ne fecero, che pesavano Kar. 6 circa, ma dì lega inferiore come la nostra Lirazza. Aveano n eli’ esergo il II, cioè 1 soldi, ma a fino oggi valerebbe soldi 4, e y circa. 573) GIUSTTIS^A. Si stampò nel 1571 in memoria della vittoria alle Curzolari riportata nel giorno solenne di quella Santa . Valeva allora L. 2 . Sotto Nicolò da Ponte se ne stampò una grande da L. 8, prezzo allora allo incirca del Zecchino. Pesa questa Kar. 175 « : ha di fino Kar. 1661} e secondo questo fino eli’ha d’intrinseco L. 14,