54 Libro Primo. detto da prima Ponte dei Quartarolo. I Quartaro-li si dissero ancora Marchetti, perchè il loro soldo aveva il Leone. 594) -QUARTO DI CROSSO. Nel 1354 sistam-rpò il quarto del grosso, detto esso pure Quarta-rolo. Pesava gr. 11 , a peggio 40, e valeva un Soldo di Andrea Dandolo, ossia piccoli 9. 5:95) DA QUATTRO ■ Si stampò da Francesco Venier circa il 1555. Pesava gr. 20, con 19 di fino. A prezzo d’argento oggidì sarebbe soldi 8, z \ . Se ne erano stampati ancora nel 1518, corrispondenti al grosso o Matapane, e pesavano gr. -4> a Peggi° io) Per ayeano di fino rz*i circa, e a fino valevano soldi a nostra moneta 9 , 10 circa . 596 ) DA OVlTiDECI. Metà della Llrazza del tempo nostro. 597) REDOT>{DA. In varj luoghi abbiamo parlato di questa moneta, ed anche prossimamente nei num. 58*$, 587. Si stampò da Pietro Badoer nel 939 questa moneta d’oro, che chiamò Redon-da. Scrivono comunemente i Cronisti, che Redonde appellavansi le monete d’oro forestiere, le quali venivano portate a Venezia. Un altro poi così parla : ^Pietro Badoer chiese da Berengario Imp- a Tavia di poter batter monete d'oro, che chiamò Redonde. Nel Savina pure si legge : Tietro Badoer fatto Doge ottenne da Berengario Imp. che era, in Tavia di poter coniar monede d'oro e d'arzente, chiamandole Redonde d’oro. Nè alcuno mai nomina Redonda se non d’oro. Di cotal moneta parla una sola volta il Carli I, 401, e per un errore enorme la crede un Quartuccio o Quartarolo. I Cro-