C A t o XV. ì§7 ro con sicurezza, mi eziandio nei bisogni, prestavano al Pubblico somme notabili , e questi due appunto furono ì motivi , pei quali in Venezia furono comportati gli Ebrei . All’ inclinar del Secolo XIV, pei bisogni della Rep. aveangli prestata certa somma di danaro , e spirato il tempo , sebbene ancora la Rep. si ritrovasse nelle angustie , tuttavia importunissimamente gli Ebrei esigevano ciò che avevano di credito col Comune . Quindi in Rogatis nel i 390, 4 Novembre , perchè gli Ebrei importunamente esigevano eie che avevano di credito col Comune > furono assegnati per loro pagamento Ducati 4000 deir entrate dì Capo d'jfìria: Ms. Sva}, n. 1160, p. 179. 89«?) Già fu narrato , che fino dal 1385 erasi preso di assegnare un luogo comune agli Ebrei. Perciò nel 1388 erasì inculcata con nuovo Decreto la medesima cosa . Tuttavia corsero dieci anni e più , quando non ancora erasi trovato questo luogo. Frattanto i mali portamenti di quel popo- lo fecero sì , che il Senato nel 1394, 27 Agosto ne decretasse la loro espulsione . Udiamo le parole di quel Decreto : Cum alias captum fuerit , quod Judxi possint venire Fenetias ad habitandum , & mutuandum cum prode cum conditionibus &c. &■ hoc provisum fuerit prò commodo pauperum, & re-dundarit & redundet in oppositum : nam usque paucum tempus perveniet in manibus suis totum mobile Venetiarum , quia non observant quod promi serunt ; quìa nolunt mutuare pauperibus non va-lentibus dare pìgnus auri vel argenti , vel perla-rum vel jaspidum , nec volunt mutuari cum cartis, & bonum sit providere , habito respedu quod antiqui