194 Libro Primo. due ultimi giorni del Carnovale, che furono serenissimi : ma la notte precedente al primo giorno di Quadragesima, e tutto il giorno soffiò d’ improviso vento così furioso, che perirono parecchi legni, e molti si annegarono; anzi dicevasi che nelle acque di Messina erano periti 16 Vascelli Seguitò il freddo e gelo,' e le nevi e i mali tempi fino verso il terminar del Febbraro , poi furonvi alcuni giorni di pioggia. Nella memoria degli uomini non fuvvi inverno nè così molesto, nè così lungo, che accagionò la morte di molti d’ogni età , e d’ogni condizion di persone. §. IV. 798) Turbini. 1102 circa, 9 Marzo, sotto il D. Ordelaf Fa-lier, turbine, che rovesciò molti edifizj, con terremoto , per cui uscirono dalla terra esalazioni sulfuree , che bruciarono la Chiesa di S. Ermacora. Erizzo. 1259. Orribil turbine, cb e rovinò molte fabbriche ad Siierem , seti Siletum , incipiendo a capite palata, lladusio nel Trevis. p. 9-- 13 83, all’ insida de Zugno, giovedì a ora di Vespe-ro. Vedi n. 288. 1410, ioAgosto, all’ore 21. Turbine con tempesta e pioggia . Perirono molte barche, e di quelli che venivano dalla fiera di Mestre e altri luoghi s’annegarono quasi mille persone . Caddero molti Camini , il Campanile di S. Fosca con rovina di molte case , e quello del Corpus Domini con gran parte della Chiesa . Si scoprì la torre gran-