292 Libro Primo, a un altro disordine, che fino dal secolo antecedente commettevano gli Ebrei domiciliati in Venezia, o nello Stato. Fu dunque posto e preso a tutti voti di quel Consiglio, che se Repertus fue-'rit aliquis Judaus cum aliqua muliere Christiana, aut probatum fuerit jacuisse cum e a ; si fuerit de loco publico Rivoalti, cadat in panarti d? libris 500, & stare debeat menses sex in uno carcere inferiori : si vero mulier non fuerit de ipso loco publico Rivoalti, stare debeat uno anno in uno carcere inferiori, <& solvere libras 500. 908 ) Un vecchio Cronichista, Ms. Svaj. all’anno 1426, nota così: Fu preso, che li Ebrei non possono far sinagoga alcuna in Venezia sotto pene grande, e che debbano portar la O per insegna per esser conosciuti da' Cristiani. Questa Parte è del M. C. in data delli 3 Novembre , e così parla : Si in domo babitationis alicttjus Judai fiet Synagoga, vel dicentur Officia, vel fìent sacrifìcio Judaica ; qui domurn illam babuerint ad affittum, aut illi qui domum tenuerint quando talia fìent, stent uno anni in uno carcere inferiori, & solvant libras mille, & Judai qui ad supraditta convencrint, stent sex menses , & solvant libras 300. Circa poi alla O gialla, e alla collusione di quella legge, in tal guisa proseguiscono i Padri: Pr&terea, quia Judtci nolen-tes obedire portant unum 0 de una aziazalla, qua non videtur ; ordinetur quod portent unum O, quod. 0 sit una cordella zalla lata uno digito, & non sit minoris magnitudinis mius panis quatuor dena-riorim. Capta fuit in XL. 909) Tutti questi documenti, e altri in seguito che noi produrremo, mostrano chiaramente, che la