Capo XIV. 111 tacche sopra le persone, che di poi questa ifl-,, ferinità fu chiamata Tettechie. Del che li Me-„ dici Veneti, che sempre nella Città Veneta ne >, sono Medici assai convenienti, e delli primi „ dell’Italia, perchè guadagnano molta somma di ,, danari ; al principio di questa infermità tutti ,> li Medici facevano flebotomiar, idest trazevano ,, sangue, e tutti morivano subito salassati, idest ,, tratto il sangue. Del che per ogni infermità „ per esperienza, & altri giovamenti, facilmente si solevano , salvo in quelli che la natura non „ può supplire, e sono morituri. Deliberarono „ li Medici, vedendo che il trazzer di Sangue e-„ ra loro,molto contrario, tentar un’altra espe-5, rienza : & a questi infermi di questa infermi-,) tà deliberarono con le Ventose tagliate cavarli ,, il sangue, il quale era intra pellem, idest, >, con le ventose non si cavava sangue salvo ual-» la pelle, e parse che questo giovamento fosse j, ottimo, e con questo rimedio molti guarivano. ,, E li Medici ancora loro non possono intender j, il tutto, e con l’esperienza e col tempo impa- li rano, quia nemo natus est magister. E questa jj infermità veramente fu per totam Italiamavan-j> ti che la venisse a Venezia, e furono fatte a, per li Medici grandissime esperienze ad ogni a, modo e via. Tamen ne moritteno assai, avan-jj ti che fosse trovato il modo di guarirli. Nè j, Avicena, nè Galeno & altri sapientissimi scrit-j, tori in medicina trovarono mai questa infermi-,, ta nelle sue Scritture, perchè la natura pro-,, duce diverse infermità irremediabili, e coll es->, perienza s’attrova rimedio. E nel principio ve- O 2 ra- $