56 Libro Primo* 598) REALE. Erano battuti nelle Zecche della Spagna, ed eziandio nel Perù e nel Messico. Nel iiSjf, 4 Maggio per decreto del Senato furono messi da L. 8, a L. 7, 10. Nel 1665 li trovo a L. »o, sebbene nel i66z fossero stati proibiti i Reali intieri, ì , I , e l , anzi nel 1661 erano stati proibiti anche in Firenze. Bisogna avvertire, che Reale tal volta si usa per £/-fettivo, cioè Ducato realizzato. J99) SOLDI e SOLDOV.1 ■ Ved. n. 515, seqq.’ 600) SOLDINI. Una Cronica appresso il Carli I, 43 f. T^el 1565 furono stampati Soldini della liga bassa peggio di fino per Marca Kar. j 50. L’uno pesa Karat. 2< vanno in una Marca 576: e se ne fecero grandissima quantità per esser comodi alla Città . I soldi essendo divenuti troppo piccoli, sotto il D. Girolamo Priuli s’aggrandirono, ma peggiorarono di lega, e non avevan di fino, che gr.qì circa. Così a fino valevano soldi 1, 9» de’nostri circa. Vedi n. 460. 601) SCUDO. Moneta Veneta d’oro e d’argento. Lo Scudo d’oro si stampò sotto Andrea Gritti nel IJ3J, a peggio 96. Pesava Kar. 16, 2-* , e correva a Lire 6,10. Era a simiglianza degli altri Scudi g’ Italia, ed eravi pure il mezzo Scudo. Nel 1538 era montato a L. 6, 15. Alcuni danno questo nome al Zecchino e Doppia. Carli I, 427, crede che fosse anco detto Ducato stretto. Lo Scudo d'argento si trova nominato in Carte pubbliche del 1J47. Nel 1598 valeva L. 6, 4: nel 1635; L. 8, 4: nel 1651, e 165 J, L. 9, 6 : nel 1665, L. 9, io: nel 1666, e 1686, ¿.9, iz: nel 1727,‘L, 12: poi montò a L, 12, 8, e ta~