2 Libro Primo. „ tutti i vìveri erano cresciuti del doppio e tri-' „ pio, e che solo il pesce, e le pigioni erano a „ buon mercato rt . Leggesi pure in una lettera scritta a certo suo amico da Antonio de’Vescovi Cherico e Cittadino ciò che , omesse lè cose di ceremonia, io qui produrrò colle stesse sue parole . 29 Novembre 163 i. il Senato si obbligò con vottf ali erezione d’un Tcfnpio dedicato a S. Maria della Salute e disegnarono il luogo dalla parte della Dogana da mare , dov’ è quello della Ss.a Trinità. Memore il Senato della sua obbligazione, terminato il Contagio, messe parte di pubblicare la liberazione della. Città li 28 Novembre 1631, che a questo mòdo la peste ha durato 16 mesi ; e 'visitare con ogni solennità la. Chiesa 'votiva , obbligandosi ogni anno a simile visitazione. In quel giorno risplendeva il sole con una bellissima giornata , benché molti giorni prima, il tempo fosse cattivo e tenebroso . La Tiazza di S. Marco era tutta addobbata, che pareva un Teatro: le colonne, i portici e le finestre erano tutte arricchite di superbi arazzi , cuoj d’oro e tapeti . Le "Procuratie erano vagamente adornate di preziose pitture. in mezzo alli portici di esse Trocuratie nuove vi era un palco per i Sopraproveditori e Prove-ditori alla Sanità . Tendeva al di fuori appoggiato alle cornici lo stemma delle loro Case , adornato di bellissimi lavori . TS^el mezzo di esse Arme stava un vaghissimo Quadro, che era undici braccia di altezza, e 9v di larghezza; sopra il quale era espresso la B. V. appoggiata sopra la nuova Chiesa, supplicata a canto destro da S. Marce e dal B. Lorenzo