7,66 Libro Secondo. plov. di S. Toma si dice , che governò quella Chiesa fino al 1418; nel qual anno gli fu surrogato Marin Coppo, che resse fino al 1427, anno in cui ebbesi la sentenza posta di sopra (n. $<).). 71) Ma nel 1456 i Proveditori al Sale, senza presentarlo al Patriarca , costituirono un Rettore pro interim, e fu questi quel Nicolò Avanzio notato nel Corner III, 213, all’anno 1458, e appellato due volte Rettor S. Jacobi de Rivoalto , quando, come leggesi nelle allegazioni del Motta, scriversi doveva la prima volta Locumtenens S. Agatba . In tanto il Capitolo stesso de’Canonici elesse questo medesimo Nicolò de’Avanzi , e il Patriarca Maffio Contarmi lo investì, dicendo nella sua Bolla, che Elettio Rettor is pr afatta Ecclesìa spettai ad Capitulum Caflellanum ex antiqua consuetudine , & incorporai ione pr afati Capituli . Intende l’incorporazione del 1440, fatta da Eugenio IV. Sembra che i Prov. del Sai abbiano successivamente dissimulato, conciossiachè trovasi negli stessi Monumenti di S. Toma che nel 1460,13 Ottobre, Lunedì, il Vicario intese le ragioni dei Canonici di Castello e di Prè Nicolò di Avanzio gubernatore Ecclesia. S. Jacobi de Rivoalto , e veduto l’indulto di Eugenio IV, sentenziò , che omnes pecunia; , qua reperiuntur sequefìrata , sp - * ilare dcbeant & consignentur Capitulo Ta:" frenet-em tamquam ex portionibus ditta Ecclesia S. Jacobi . E lo stesso de Avanzio nel 1464, 21 Novembre, aveva riscosso Due. 6'; d’Imprestidi tamquam Redor ditta Ecclesia. I Canonici lo citarono davanti M/ Vicario, ma egli rispose Causa verti debet inter Canonica & ùominos Officii Salis-, e produsse