Capo XII.	6 r
Ferrara cerca Ramburgina doveva 1’ annuo censo d’un Soldo Lucchese ragguagliato a due di Ferrara. Nel 1232, sebbene un Lucchese non più pareggiasse due FerrarinI, Ramburgina però voleva pagare giusta il ragguaglio presente, cioè meno di due Ferrarini : ma i Giudici del Comune sentenziarono contro di essa.
   620 ) In Francia diminuita la moneta sotto Filippo il Bello, nel 1302, si ordinò, che i debiti fossero pagati in monete come valevano comunemente al tempo del contratto : e nel 130<S, si decretò che i debiti da doversi pagare nei termini di più anni, siano pagati secondo il valore, che le monete aveano, quando si fecero le comprede 0 convenzioni , a ragguaglio del prezzo della Marca d'argento in quei tempi. Può vedersi il di più nel citato Carli.
   «Sii ) S’accordano con questi equi sentimenti i giudizj de’ nostri Magistrati in varj tempi, a’qua-li noi massimamente dobbiamo attendere . Nel 1335 P. Pietro Baccari lasciò L. 50 parvorum per un Mansionario. Nel 1758 , il Magistrato sopra le Scuole Grandi a tenor del ragguaglio fatto dal suo Ragionato Antonio Viola , ordinò, che di nostra moneta dare si dovesse al Mansionario L. 366, 13. Di questo ragguaglio diremo altrove una parola.
  62 2) Nel 1232, Giacomo Minotto lascia al Cap. di S.Cassiano annuatim libras denariorum ve-netorum quatuor. Cat. I, 51. Fino al 1426 gli eredi^ le pagarono de’piccoli; ma in quell’anno il Magistrato della Petizion sentenziò, che le pagassero de grossi : così in vece di L. 29 principiarono