6 tkef^izioV^e: Nel terzo libro la disposizione delle cose fu quasi in tutto naturale, somministrandomi l’ordine T argomento medesimo, che aveva per mano . Ma in questa parte ancora io procurai osservare un metodo non poco diverso da quello che usa* rono simili Scrittori da me veduti. Anzi per non recare fastidio a’ Lettori, ho poste in mezzo certe notizie curiose, che possono e dilettare e istruire massimamente quelli ? i quali letti abbiano i due libri antecedenti. Da quanto ho detto fin qui chiaramente sì scopre , che quest’ Opera mia è in verità uno spicilegio, le materie di cui sono rivocate a certi capi generali , affinchè, non potendo io distendere una storia esatta dì queste cose , altri almeno che fare ciò volessero, avessero qui in pronto le notizie da me ritrovate. E qui cade in acconcio informare i miei Lettori delle fonti, dalle quali trassi le notizie medesime di queste Memorie , del modo e del fine per i quali io le propongo. Dieci anni circa io spesi nella ricerca , indagine e coordinazione di queste Memorie. Lessi* e consultai in primo luogo gli Autori già pubblicati , quanti cioè potessero o exprofesso, o per occasione trattare di materie e di fatti allo scopo mio appartenenti j spezialmente se ho saputo che alcuni trattato avessero simile argomento , e da’ quali avessi potuto trasfondere alcune cose nell* Opera mia, o prender lumi opportuni al mio bisogno . Tali furono per esempio tra gli antichi il Sagomino, il Dandolo, i Giustiniani, il Monaci, il Grazia, il Zen, il Trivisano, l’Ughelli e