io TREF jt ZIOV^E. buon grado ad alcune persone Religiose, le quali mi suggerirono o procacciarono certe u'.emorie, che forse senza 1* avvertimento loro mi sarebbero sfuggite dagli occhi. Tra queste debbo dare il primo luogo al nostro dottissimo Custode della pubblica Libreria di S. Marco D. Giacomo Morelli , da cui come apparirà ai proprjj luoghi , molte cose, e molti documenti mi furono suggeriti e somministrati, che niun altro non nutrito nelle cose librarie e perito de’ Codici Marciani avrebbe sapu-to suggerirmi o additarmi . Dalla diligenza, dal zelo , e dall’ affetto sincero di questo insigne Custode io professo di riconoscere parecchie cose, le quali mi resero idoneo a riempire certi vacui , che io certamente in tante cose occupato non a-¡vrei saputo riempire. Ma la più doviziosa suppellettile di Codici Ma-nuscritti mi fu a tutt’ agio prestata dall’ Illustris. Signor Amadeo Svajer, dilettantissimo quando viveva delle Venete Antichità in ogni ordine , da cui ebbi più di 1200 Codd. Manuscritti da poter con comodo esaminare in casa mia. Chi conosceva il genio erudito e curioso di quell’illustre Signore , e il gusto che aveva delle nostre Antichità , facilmente si persuaderà, che tanto numero di volumi egli possedesse, sebbene io non abbia poi avuti da esso moltissimi altri suoi Manoscritti nei qua- li contenevansi materie affatto aliene dallo scopo , che nel mio libro erami proposto . Il sovralodato P. Bernardino era quello, che riceveva e restituiva quei Codici all’ Illustrissimo Signor Amadeo, come pure ad altri , ed esso può ben testificare , f:he annoverando io 1200 Codici tra maggiori e