*184 Libro Primo; 328) Nel 1485 fuvvl un attacco di peste . S’ osservò che la Città da molto tempo non potevasi liberare. I Preti, che andavano a confessare i malati avevano certe vesti, che solevano usare a tal bisogno . Queste per ordine pubblico furono loro tolte e bruciate . Fu pure ordinato, che niuno vendesse tele 0 abiti vecchi : Che i Preti i quali visitavano ammorbati , portassero uha stola biava , e così pure i Medici , e quelli che maneggiavano morti o appestati , una Croce rossa di dietro e dinanzi per essere conosciuti . Queste cautele fecero , che presto il morbo cessò . Così notò l’E-rizzo nella sua Cronaca , nè sarà forse inutile a-¡vere qui ciò avvertito. 329) Il più celebre Mercato Veneto è la Seti-sci , ossia la Fiera dell’Ascensione di nostro Signore . Il Doge Pietro Orseolo II conquistò 1’ I-stria e la Dalmazia. Partì per tal espedizione nel 997, quando Ascensioni* Domini feflo cum sitis in S. Tetri Olivelensis Ecclesia ad Missarum ministe-tia percipienda convenire voluit . Cui Dominious ( cioè Gradenigo I. ) ejusdem loci episcopus trium-phale vexillum contulit : & una classem conscen-dens, ilio die Aquilejensem portimi intraverunt, scri-i\e il Sagomino. O nell’andata, o nel ritorno, bisogna dire che il Vescovo smontasse a visitare, o almeno venisse ricevuto con gratulazioni della vittoria, dai Monaci di S. Nicolò del Lido. Per rimembranza dì quella vittoria il Principe in un col Vescovo continuò a portarsi pomposamente alla visita del mare, come di cosa per tanti titoli e vittorie a se appartenente , del che può vedersi il Sandi . Continuarono l’Abbate e Monaci di S. Ni-