Capo X. ^39 pagamenti di dote, dalle quali abbiamo l’idea del vestire usato nel Sec. XV. Eccone due: 1459. Luca, di S.r Lorenzo dalla tela, pagamento in mobili di casa. Una vefte pavoùazza da donna con maniche a cortelazzo . Un harbazon de carisea bianca ricamato a sguaz-zaroni. Una vestura di scariato con pianete d'argento , con una filza di perle al collaro. Una vestura verde con campanelle d'argento , brazzoni e centurin verde. Una vesta pavonazza a maniche aperte. Ona vesta morella a manici): aperte fioirata diar-mellini da donna. Una vefta pavonazza a maniche a carneo. Una vefta da donna morella sottocappa con frizo d'argenteria al cavezzo e alle maniche. Un cappuccio di scartato . Sembrano doversi così intendere quei vocaboli : A cortelazzo , a guisa di coltellaccio ovvero acetta. Earbazon , Gabbano, che pure dicevano Barbasso, Veneroni . Cavisea , sembra stoffa fatta di scampoli o rimasugli di seta , ed era forse ciò che poi fu detto Bavella e Fíleselo. Sguazzami, Pendagli, balze , nome usato anche oggidì. Tianete , Bottoni ( n. 308. ) . Brazzoni Bracconi : o piuttosto certe larghe fascie , che portavano nella parte superiore del braccio , come &i vede nell’antiche figure . Centurin , Centura, fascia. Cavezzo, Collare 4 o sito del Cappuccio . 411) In altro pagamento del 1466, di Fran-r (esco Azzolino , sì trova : Y 2 Una