298 Libro Primo. frequentemente si trova che aveano le case ( n. 264. ), e Orto (n. 201.), e corte 0 cortile, che dicevano Curia, e Atrium ( n. 264, 236. ), e Sottoportico, ovvero Anditus coopertus (n. 264.). E se erano vicine ai Canali , aveano )<tglaxìone e Giuntorio (n. 42, 99, 206, 230, 236 ec.). Appellavano Hospitia le Camere ( n. 264. ), <:anipa e Canipeta Je Cantine ( n. 264. ) f
   344) I Camini alla guisa moderna , vuoisi dire colle Cappe, Canne e Fumaiuoli o Rocche , sono in Venezia di data molto più antica, come osservano il Zanetti e Temanza, di quello che inferirsi potrebbe dalla dotta Diss. XXV del Muratori , Caduti si dicono tutti i Camini nel terremoto del 1280, ovvero secondo altri 1284. Ciò intendesi principalmente delle Cuccine , come di sopra nel 1227 ( n. 236.) abbiamo veduto, ab ipsius Viviani camino usque in canale : ove principalmente l’inibizione di far sopra il Giontorio conduftum ncque gattulum, ci mostra che ivi parlasi del Camino di Cuccina , il quale non poteva assegnarsi per limite , se, come alcuni oggidì pure si vedono , la schiena del focolare non avesse sporto fuori dei mure.
  345	) Il nome di Camino davasi altresì alla stanza o camera in cui eravi Camino . In una Carta del 1331, stipulata in Venezia si legge : Venctiis, in Episcopali 7*alatio Castellano incarnino magno, Corn. 1, 199, ove a piè di pagina portasi altro documento, Ailum Utini in Camino palatii. Più spesso però cotale Stanza con Camino dice-vasi Caminata (n. 264.)} nome assai frequente nelle vecchie Carte.
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