i86 Libro Primo. $. il. Orti t Vigne, e Boschi. 201 ) CHe nei bassi secoli eziandio , quando erano già cresciute le abitazioni , e questi dorsi erano uniti in corpo di Città , vi fossero da per tutto sparsi Orti e Vigne, lo dimostrano i monumenti che di ciò restano a dovizia . Ordinariamente Orto s’intende quando si legge negli Stronfienti una tenuta terra & casa, ovvero $ cooper-ttt & discoopertic : nè mancano esempj nei quali 1’ Orto chiamasi Terra vacua, come in una Carta del 1408, nel Colet. p. 146, 147: In muro proprio terra vacua, sive Horti preshyterorum Ecckr sia S. Geminiani . Dal quale luogo come da altri ancora, deesi inferire , che le Chiese avessero la loro Terra vacua, cioè Orto : ne vediamo in alcuna le reliquie ancora oggidì, e nei Monasteri principalmente questo si verifica di tutti ai tempi nostri . E senza far motto del brolium in Olivóla appartenente all’Episcopato , vediamo, che rei 124J aveva Orto S. Bartolomeo , e ciò appar da una Carta di quell’anno nel Corn. I , 328. E l’Orto della Chiesa di S. Giovanni Novo nel 1451 fu comperato dai Parrocchiani per farvi Tlateam ov-i vero Campurn , e si dice Viridarium vel hortus . Corn. XII , 220. E non si direbbe senza fondamento, che molti Campi fossero un tempo gii Orti delle Chiese. Quasi tutte le case eziandio avevano il loro Orto : e Gianantonio R.ota nella sua Cronaca, ^is. Sv. nota, che il Doge Pietro de domo