Capo V. 141 onci avanti la Campana bastè & star in fin a Vespro. Una vecchia Cronaca nella famiglia Sacco dice, che nel 1100 chi governava Rialto ap-pellavasi Trotomastro . Era per antica legge , che Alguno lo qual ha stax on del Comun a fito no possa tegnire alguna cosa fuor a de la soa staxon . Il Canal maggiore si trova spesso appellato Canale di Rialto. Nell’ ordine civile secondo l’Antico Capitolar dell’ Avvogaria Cap. 388, pag. 167 , Rivoalti confinia sunt pontes. Nota il Zamberto nella raccolta delle sue Sentenze Avvogaresche , che nel 1377, 23 Settembre : Tancredus de Volterra co quod acceperit ex una de columnìs Rivoalti qu.isdam literas, qua mittebantur cuidam Chino de Terusio, condemnatus ad legem , viz- quod solvat li-bras 100, & publicetur in Rivoalto , n. 1442, pag. 186. L’Autore stesso nota in margine: Lite-va particulares hoc tempore ponebantur supzr co-lumnis Rivoalti, & auferri non poterant in pcenam librarum centum . Crederei che così fossero usati di mettere quelle Lettere soltanto , delle quali non sapevano il Ricapito, o non venivano riscosse dalla Posta. Era altresì costume antico di tener guardie o Vigilie in S. Marco e Rialto . Anzi il D. Pietro Ziani nel 1223, lasciando il suo palazzo posto in S. Giorgio Magg. alla Signoria vi mette questa condizione : Che li suoi Monaci fossero obbligati a far le Vigilie viz. le guardie al detto suo palazzo , come tutto è notato in Cancellarla. Cron. Tiepolo . Da questo luogo sembrado-versi inferire , che anche i Monaci erano adoperati a far la guardia. Ciò illustra quel passo nel giuramento di Stefano Dolfìn Vescovo d’Equilio nel