zio Libro ÌPrimo. chè il flusso e riflusso avesse in essi azione maggiore, e perpetua se si voleva. 243) In una vecchia Cronaca leggo, che £ Ma-raneschi e Muriani furono i primi a, far Saline e Mulini. La prima famiglia era del Consiglio fino dall’890, e si estinse nel 1275. L’altra poi erano Altinati, fatti del Consiglio nel 982, e mancati nel 1287. Dovrà forse incendersi ciò dei mulini nella Città , oppure dei loro antenati nelle Isole. Aveano, come si è veduto, i mulini Formami e Sedilia. Di sopra si è veduto, che là Forma era nella palude vicina a Campalto benché appartenesse ad altro Mulino ; Sotto queste? termine gli antichi intendevano ex firmis lateribus constru-£lum canaletti, come si ha nel du Cange, e pensa pure il Zanetti Or. Ar. pag. 72. Forma, significava eziandio alcun lavoro o altra cosa, che servir potesse di confine, e forse in questo senso ivi è preso. Sedilia. conghiettura il Filiasi II, 281, in nota. 6, che fosse il luogo ove stavano i mulini , cioè ogni luogo atto o preparato per farvi un mulino, come abbondevolmente consta dal dii Cange alla voce Sedes 4. 244) A me pare , che propriamente Aquimo-lio sia il tratto d’acqua sopra cui è posto il mulino , leggendosi in una carta del 1078 , recata dal Zanetti: super toto ipso aquimolo moUndinipo-sito in palude juxta Campo alte. E confermasi vi« maggiormente, perchè ivi si danno all’Aquimolio per confini Campalto , certa altra palude , terra ferma , e un Aquimolo di S. Lorenzo . E può confermarsi l’opinione mia , perchè in un papiro dell’SjS, pubblicato dal Doni e dal Gori si legge: