Libro Primo. Vria veftura di rassa pavonazza con Campanelle. Una viscappa di panno negro. Un par di brazzoni cremesini con manichette d'oro. Una vestura di carisea bianca con brazzoni e manichet ti ( n. 407. ) d’argento con campanelle e pianette . Forse i bottoni dicevansi 7lanette , perchè aveano la figura del soldo Bresciano antico , il quale per non essere scodelato ma piano, dicevasi Vianet. Ved. Carli I, 291. Nel testamento diPie-tro Enzio 1123 si legge : Unum parium de entre-coseis aureis : cioè smaniglie non fatte a picciolll anelli com’oggi si usa detti maglia , ma a catena spirale intrecciata, quasi intricatis , o intrico-sis . Di questa sorta io ne vidi un pezzo tratto fuori da una vecchia scala da una gallina. 412) Il Cappuccio era usato dagli Ecclesiastici , Nobili, e Piebei, e sembra di data molto antica tra i Veneziani / In una Cronaca Ms. Sv. che ha per titolo Frantumi Storici si legge : I Bauli furono poi chiamati Dotti . In Tadoa nel palazzo della famiglia Dotti vedevasi un ritratto di certa Canone armato di ferro , con una clamide di porpora col Cappuccio , foderata di armeliui , e sotto : Conus Daulus unus ex tribus missis ad condendas Venetias anno Domini CCCCXXI. Basta questa data per valutar la fede della pittura, ed oltre a ciò io non trovo questo Cono Daulo nei cataloghi de’Consoli che diconsi mandati. Tuttavia non può negarsi la sua antichità a quella pittura, ma non tale , che possa provar l’antichità del Cappuccio,' e molto meno nel Secolo quinto. Laonde più sodo fondamento può trarsi nel Cucullus, e Bardocucul--