Capo Vili, 1S7 mo Tribuna. ( il quale fu eletto del 904, e fabbricò il celebre muro ) lo'_fabbricò dall’Orto di Ca~ ftellofino aS. Griguol. Anzi P.Girolamo Giglio Cappellano di S. Severo in una sua Cronichetta , la quale afferma tratta da altra antichissima , asserisce , che nelSestier di S. Marco v’erano 39 Giardini . ibid. Può ancora vedersi il Sansovino. ioz ) Le Vigne altresì non erano in iscarsonumero , ampie e ben coltivate . Se ne trovano di nominate a S. Moisè, la quale era partim culto., par-tim disculta, a S. Silvestro, a S. Alvise, ov è Ì Arsenale, a S.Benetto, a S. Toma , a S. Samuele ovvero Matteo, ed altre ancora, parecchie del-.’e quali si trovano intorno alle Chiese nel Corner , Coletti, Temanza &c. Quell’Isoletta , che oggidì si stende fino al porto diS. Erasmo, per la moltitudine delle sue vignette fin dagli antichissimi tempi appellavasi VineoU, oggi Vignale . Ma una vecchia Cronaca posseduta dal Trivisano narra , che Aurio Tribuno, il quale soleva abitar in Aitino , lasciata quella dimora , passò in quell’ Iso-letta , e vi fabbricò parvam Ecclesiolam in litore, quod jussit Viginolas appellari. Forse dee leggersi Vigneolas. 203) Fra le molte Vigne che erano in queste Isolette, una era quella, ove oggidì è S. Francesco detto ancora della Vigna . Quest’ appellazione in passato non sembra essere stata universale, ma che s’indicasse col vocabolo di S. Francesco dalle Croci. Nel Ms. Sv. n. 11 (io, si trova questa memoria: in memoria del terremoto da S. Tolo, ogni anno lo Serenissima Signoria soleva donare dei doppieri di cera gialla- di vario peso a Chiese n. 64 , tra