'•2|i> L i e”r d P r i m t>; 275 ) Potrebbero qua rapportarsi certi Tononi che si vedono in varj siti delia Città , come in Castello , a S. Alvine &c. Anzi havvene lino delineato nell' antica mappa di Venezia illustrata dal Temanza, sulla riviera posta in faccia del sito in cui è S. Margarita. Il Temanza pag. 81 conghiet-tura, che sia il Porto al quale arrivavano le barche provenienti dal Continente di Campalto e della villa di Terzo. Ma io credo, che negli antichissimi tempi servissero a chiudere la comunicazione dell’Isolette , al qual uso forse servivano ancora le Colonne Antagianc menzionate dal Sabellico. Perocché siccome con catene e obici impedivano la comunicazione dei canali, così forse chiudendo certe porte la impedivano per terra. In fatti vediamo , che tai portoni sono d’ordinario due l’uno dirimpetto all’altro in certe torti o rughe , che sembrano luoghi anticamente Isolati. 276) Rapporta il Corner III , 181 , che nel 1071 cadde il Campanile di S. Gio: Elemosinario. Se questo è vero, bisogna dire, che quella fossè un’antica tórre molti secoli prima edificata. Dell’ antichità poi dei nostri Campanili ne fanno fede non solamente questo di S. Gio: di Rialto, che a tempi del Sansovino dicevasi S. Gio: Nuovo, e que!^ lo di S. Marco , ma soprattutto il dono di XII grosse Campane fatto da! Doge Orso all’Imp. Basilio nell’ 870, delle quali il Bona e il Baronio e tanti altri ne parlano, e delle quali dice Leonardo Alberti: ‘Prima bac omnino tintinnabula Grada uidit. E’ curioso ciò che narra il Corner del Campani! diS. Michele Arcangelo. Certo Architetto di Bologna avendo veduto, che piegava alquanto ver^ so