Capo X. 347 *87. Può agevolmente credersi, che queste appellazioni si siano date a queste famiglie quando furono ascritte al popolo Veneto, d’onde ancora forse è originato il costume di impor certi soprannomi ai Nobili quando prendono la toga, come Canajola , Do doni o de Doni ec. 424) Erano dunque rasi la barba i nostri Che-rici anticamente , e fino al Sec. XVI. Ma o perchè così fosse invalso il comun costume, o per ambizione di avere almeno tutta la testa simile a quella dei Nobili, e gareggiar seco loro in questa parte, non contenti del Cappuccio e della Berretta alla nobile, vollero ancora la barba , e già la portavano tutti nel Secolo XVI adulto, in guisa non di meno diversa come appar dalle imagini e pitture . Conciossiachè altri la portavano con tutta la vanità secolaresca , altri ben folta e lunga alla greca, altri folta e breve alla Filippina, altri avevano leggiermente barbato soltanto il mento, e un po di mustacchio , come il Martinioni nel Sec. XVII, ed altri in vece di mustacchio avevano come due picciole macchie di barba sotto il naso , che dicevano Moschette , e i Toscani appellano Basette , 425) Cercarono i Prelati di togliere agli Ecclesiastici nostri Ja barba . Al principio del Secolo XVI, cioè nel 15:09, X Aprile , loro la proibì il Patriarca Antonio Contarini . Conflit. pag. 34. E nel i?u, 14 Decerftbre vietò al Guardiano della Scuola di S. Gio: Evangelista sotto pena di scomunica, il permettere, che alcun Prete, e nominatamente T5. Sebaflian Mansionario avente La barba , celebri ivi la Messa. Monum. San Toma Vl,p.\ 2. Seguì