Capò Vili. 191 206) Altri Canali poi fatti a mano intieramente si scavavano, soprattutto nell’ interno della Città , e questi dicevansi jaglatio , jaglàcimn. Queste voci impegnarono l’industria di uomini eruditissimi, Zanetti , Temanza, Coletti ed altri. Ma cosa propriamente siano potrassi intendere dai luoghi seguenti. In uno Stromento di locazione sotto Leon Vescovo d’ Aquilio si legge : Argellos perfìcere dcbcamus cum nostros palos & 'vimines, eos jaglare & laborare & cultare ; & usque ad celsitudinem perfìcere. In una sentenza nel Cod. del Piov. si allega una Carta del 1159, appartenente a S. Matteo, cioè S. Samuele, in cui è detto : Multoties vidìmus. qttod fecernnt jaglare suam piscinam. & jaffare fecermt supra suum aggenm, & supra suam terram, & in illorum vi-neam. ipsam terram , quam jaglare fecermt, et por-tare fecerunt de ipsa terra in casas suas . Significa, dunque jaglare , cavar il terreno, fondo o pantano dei Canali e piscine , sicché jaglacium significare voglia un canale tutto scavato a mano ; e jaglacio o sia lo stesso, oppure l’obbligazione di scavare, ed anche conservare scavati simili canali . Per questo si trova tante volte espresso negli Scritti di locazione o vendita , che annessa al luogo affittato o venduto eravi la jaglacio . In una carta del 1354: Firmai in rivo S. Trinitatis , undè habet introitum et exitum , junfforium et yaglaciale . Cod. Trevis. pag. 667. t. In altra Carta del 1152, nel Cod. del P. Totam istam aquam , quam clausam babeatis cum iste vestro aggere vobis damus , cum sua jaglacione et transjaglacione. Saviamente interpretò nella sua Venezia il Temanza cosa sia jaglare : ma quando poi egli interpreta jaglacio per iscolo d'acque, non persi-