Capo Vili. 219 che Cetola si dicessero le barche stesse dalla moneta che si pagava detta altramente Quaxtarolo , come dicevasi il Ponte e la Riva della moneda . Dicono i Toscani Cedola, e noi Rettola, ma non intendiamo come essi una carta scritta , ma sib-bene la quarta parte d’un foglio di carta . Forse dunque Cetola. o Sceola dicevasi quella moneta per essere la quarta parte d’ un danaro . Come però Schedici era una sorte di barca rozza menzionata da Festo, così può essere, che da Schediti, siasi fatto SchedioU e poi Sceole. 256) Altri canali pure anticamente, come oggidì aveapo i loro Traghetti, e spesso si nominano nel Cod. del P. e altrove, de’ quali alcuni ancora di presente conservano il nome e il sito : In Confinio S. Apollinaris ad tragettum S. Beneditti , Carta del 1293, nel Cod. del P. e le barchette nelle quali si passano, sono appellate Gondole. 257) Questo vocabolo si trova nel Diploma di Vital Faletro a quelli di Loreo del 1094. Nel Dandolo : Regalia gallinarum, vini & gondolarum al 1205. In una Carta nel Cod. del P. 1320: ce~ perunt & habuerunt gundttlam ditti presbiteri , e così altrove. Il Muratori, il Menaggio , il Ferrari, il Zanetti, il Sansovino e parecchi altri uomini dotti ne cercarono l’etimologia, ma forse ella ci e ancora ignota. Chi la deriva da Kontylion, che in greco è certa maniera di bichiere , di cui dicono essa avere la forma: chi da Contus , perche si spigne a remi , onde Fozio per dileggiamento appellava i nostri Veneti Condostoli , cioè che navigano a remi. Il Brodeo e il Meursio con altri insegnano essere quello un ¡vocabolo della