Capò VHP. 289 tratta*, notò il Zamberto al n. 1005. Se ne formarono in conseguenza delle botteghe mobili , le quali ponevansi in Piazza . Nel 14^1 , 1 Giugno la notte essendosi bruciate due botteghe di telajuoU in Sema, per il qual fuoco si guastarono le colonne di Acri alla porta della Chiesa ; allora fu che Dalli Trocuratori fo poflo li segnali su la Ti azza passando lontan di la Chiesia attorno attorno dove si aves-seno a far le botteghe . Sanudo . Cessata la peste famosa del 1575, i Proveditori alla Sanità fecero questo decreto nel 1577, x8 Agosto: Che sia tolto del legname , che si trova a. S. Andrea dilla Certosa e altrove, e si rifaccino le 18 botteghe degli Orefici, che sogliono essi portar dal tempo della Sen-sa in piazzai le quali adoperate per uso deii’ Of-fizio della Sanità nel tempo della pestilenza erano perite > e che Zuanne dall’ Anzolo depositi nel presente Offizio ducati 6 per cadauna da consegnarsi a Af. Andrea Lion Troto per sua fattura. Vedi pure num, 300. §. XVIII. Delle Case . 331) Furono i nostri Padri imitatori fedeli degli antichi^ Romani eziandio in questo, che munificentissimi nelle pubbliche fabbriche, nelle privare poi usavano una piucchè mediocre sobrietà . Il Palazzo Ducale , la Basilica , il Campanile di S-Marco , la Punta del sale o Dogana da mar , le vecchie Procurarle , e altri pubblici edifizj fanno vedere can qual sodezza sapessero edifica}: i ncn Tom, I. T • stri,