33S Librò Primo- 6 per oncia , e le traverse non siino lavorade d' oro, ■nè di perle o zóje. Item fu decretato , che alle nozze e pasti d' ogni condizione non si dia Tavoni, nè più di tre vivande al pasta . I Confetti siano minuti . Che nelle fefte non si facciano Collazioni sopra soleri e per la sala, salvo che nelle camere, secondo che si faceva prima di scalette e confetti minuti . La Tarte fu confermata in gran Consiglio . Ture ntl 1476 fu messo parte, che le donne non portino zoje al collo , salva una collana di 500 Ducati, e anelli per 400, nò ricami 0 abiti d'oro 0 argento, ma solo vefìi di seda , che la fiubba e cao non vagliano più di Due. 15. Che i letti non si ornino con oro nè argento , nè in quelli si passino Due. 200, nè più di Due. 150 in ornamenti di alcun albergo. Cron. ant. in Tron e Vendramini . Altre leggi contro le ftompe furono fatte negli anni 1578, I594> 1 597 3 &c.che si leggono nello Statuto. 409) Nel 1598, 23 Settembre emanò pure questo decreto Stat.p. ult. p. 5 6. che i andar fuori di casa con fazziol bianco di seta essendo abito particolare delle fanciulle onejle da maritar 0 monacar, tal fazzolo sia proibito alle meretrici . Ciò uè fa ■vedere come si distinguessero le marirate dalle Vergini. Altrove pure vedremo , che l’abito vedovile talvolta da alcune prendeva^ dalla mano del Vescovo. 410) U Dottissimo P. Bernardo de Rubeis nei suoi Monumenti della Chiesa d’Aquileja^. 903 , 904, adduce un antico Monumento in cui trovansi parecchi ornamenti antichi , i nomi de’ quali egli ivi interpreta. Il Dogiioni altresì trasse dall’ Officio del Proprio le liste d’alcune robe assegnate in paga-