77 CAPO V, Tombe e Isolette. '§. I. Delle Tombe'. 59) Le Tombe erano diverse propriamente da!-' le Velme , e davasi d’ordinario questo nome a quei dorsi maggiori e più sodi, i quali formavano l’Isolette, che oggidì a un di presso compone gono la nostra Città . Viene dal greco Tyrtibos y che significa Tumulo , mucchio di terra ec. II. Dandolo parlando del fiume Realto scrive : Circa ejus ostiti insulam seu. Tumbam invene-runt . Pacevanrt d’ordinario le Barene i confini o lembi delle Tombe , come appai- da una Carta del 1246, nel Òorn. XVI, 103. Vnam Tumbam , quec dicitur Salaria , secmdum quod firmai unum suum caput in Barenis &c. E nel Cod. del P. in altra Carta del 1247 , Vnam no stram paludem, qua vo~ catifr Subcaleum, cum barenis, canedis, tumbis ac terris suis . Queste Tombe per quella porzione che era più eminente e si sollevava sopra le acque , [ erano abitate e coltivate : vi si uccellava nell’al-; j tra , la quale più soggiaceva all’ inondazione del mare, e però dicevasi terra aqua superlabente, come per rapporto ad amendue le parti dicevasi Ter- ■ ra aqua partim labente, partim superlabente , come trovasi in un Monumento del 1148, nel Cod. del P. che l’idea benissimo rischiara delle Tombe : Vnam Tumbam partim aqua. labente , & partim superlabente} in quarti & super quarti uccella-, re