i7'8 Libro P ri m o. pi di Atila, e che egli mandò la moglie e famìglia co’ suoi tesori per salvezza in Rialto . Anzi in alcune vecchie Cronache ritrovo questo titolo attribuito ai Capi di altre Città , almeno perchè da quegli Scrittori credevasi avere un Signor indipendente e sovrano : così fanno certo Menapo Re d’Aquileja nel 410. Cordox Re di Concordia a’ tempi di Atila. Da questo titolo per tanto deesi inferire dominio soltanto sovrano e indipendente, con qualche abuso del vocabolo. 195 ) Ma la regia e suprema dignità dei nostri Dogi, che fosse e venisse riconosciuta tale in proprietà ancora in più bassi secoli , si ricava da qualificate considerazioni e monumenti . Appena Trasferita la Sede in Rialto , si edificò il Talaz-zo del Doge . Ora osserva il Muratori nella V Dissert. che l’avere Palazzo era indizio di sovranità . In fatti nell’ 819 i Dogi f*articipazj dicono ■se stessi per Divinam gratiam Venetee provincia DuceSy Corn. V, 103, non per grazia dell’imperatore : e circa 1’ 820, il Doge Giustiniano Partici-pazio ordina : ipsani ebartam in camera nostri Va-latii volumus ut semper permaneat . Corn. XI, 309. Simili monumenti ritrovansi nello stesso agli anni 957, 982, ec. XVIII, 73. Nel 1672, flit Colonia fu stampata una Relazione di Venezia, da cui ricaviamo ciò che segue per comprovare, che la nostra Rep. ha dignità regia . I. Pio IV, nel 1 <¡60 , dichiarò formalmente la Veneta Rep. tra le Teste coronate. II. Urbano VIII ordinò che tutti diano il titolo di Eminenza ai Cardinali exceptis regibus, e decise che h Rep. Veneta sia compresa nell’eccezione, III. Alessandro III, nel 1177, essendo per-