Capo Vili. $03 354) Sono così attestati questi incendj eziandio dai più gravi nostri Scrittori -, che il dubitarne soltanto sarebbe andar fuori di senno ¿ Non mancarono alcuni eziandio di avvertire, che in tutti questi incendj la violenza del vento trasportò le fiamme oltra il Canal maggiore 5 e che essendo le Case e Chiese allora per lo più di tavole e di paglia, tanta desolazione puote accagionarsi alla bambina nostra Città . Tanti edifizj per tanto fatti di tavole richiedevano un numero strabocchevole di falegnami o legnajuoli, o Marangoni come li chiamavano eziandio i nostri Antichi : la qual voce forse credo che sia come la greca Chironax composta cioè da manas e ago j come se dicesse Managoni , o Manovali: ma vedasi il n. 2 86 , 187. Per ciò vediamo come nel ratto dei Triestini tanto numero di Casseleri potesse ad un tratto radunarsi . Ove bisogna imaginare > che fossero propriamente Caseleri, cioè facitori di Case , provenuta quell’ortografia dalla antica maniera di scrivere cassa in vece di casa . Le fondamenta poi fatte di vimini, canucci e sterpi , per loro maggior conservazione esigevano di essere collocate nel sabione anzi che nella terra , e similmente ■ l’uso delle Cisterne , che di continuo nelle case si andavano facendo. Per ciò il mercantar di Sa-bione^ non era cosa indifferente per arricchire . Troviamo che nell’ 864 Tietro Tradcnico Loge fu ucciso andando a S. Zaccaria, da Stefano dal sabion qtt. Danuzo Calabroxin , e Tietro Zenaro . Cron. attribuita al Contarmi. 3 5 5 ) Non mancarono le solecitudini dei Dogi e dei Padri perchè venisse ristorata in miglior modo,