Capo XI. 355 fó 85:3, e però egli è usato More Veneto, cioè ab Incamationè -, ma prendendone il principio non dalli 25 , ma dalle Calende di Marzo . Nello stesso Corn. XII, 144, vi è una Carta di sicurtà datata : Anno ab Incamationè D. l^.J. t. MCCLXXXII. mensis Februdrii die nono infrante Indizione XI. All’anno Giuliano di Cristo 1282 appartiene l’indizione X. Nel Febbraro non correa l’Indizione XI nemmeno prendendola dal Settembre antecedente . Era dunque il* Febbraro dell’anno 1282 M. V. cioè del Giuliano 1283. 435) Noo sempre però i nostri Tabellioni usavano anticamente l’anno M. V. Nel Corner I, 287, abbiamo veduto l’anno a Nativitate (n. 432. )» come pure nel Cod.del P. allo stesso numero. Oggidì il M. V. cioè More Veneto suole ordinariamente scriversi , onde togliere gli equivoci , non così anticamente , e per quanto io posso ricordarmi , una sola volta in certa sentenza arbitraria rinvenni scritto Anno Domini MCII more Veneto, XIV die infrante mense Februario Indi elione VI, nel Corn. XIII, 25, cioè 1203, come mostra anche l’indizione . Sembra anzi che indifferentemente si segnasse la data medesima. NelCod. del P. pag. 732 , si trova : Anno millesimo centesimo vigésimo nono , mense Februarii indizione ottava : e alla stessa pagina tergo quello medesimo stromento si dice fatto Anno millesimo centesimo vigésimo ottavo , e le date sono amendue scritte, non in cifra. 436) Come sia oggidì invalso volgarmente l’uso di dire e notare il More Veneto ad esempio di qualche vecchio documento, noi noi sappiamo . Vi è un Decreto del ijo6, 10 Ottobre registrata nel Z 2 Jib.