i4 T RE F tA Z lOJ^E . vono » quest! o rappresentano date di più bassi tempi , o fanno argomento principale delle loro narrazioni qualche circostanza da altri omessa , e che essi rinvenirono , ovvero ci rappresentano le cose > come da altri furono esposte • Egli è difficile da credersi, per mia sentenza, che tanti Autori abbiano detto di testa quanto di antichità introdussero nelle loro scritture. Il fondo delle vecchie cose in tutti è il medesimo : i posteri aggiunsero alcune cose a quanto avevano scritto ipiù antichi ; ma diremo noi, che le abbiano aggiunte senia pesati documénti o gravi autorità , e sull’ asserzione soltanto, e sui rumori della fama ? Se le attestarono come cose tratte da più antichi Scrittori, 0 perchè veduti abbiano autorevoli documenti, almeno per questo titolo meritano probabile credenza : ma se poi nort ci trasmisero se non quanto dicevasi a’ loro tempi per fama j io qui domando s quale sia quell’amplissimo popolo , e quale quell’ augusta nazione, che nei suoi primor-dj abbia avuti negli antichissimi tempi Storici sincroni , i quali à scrivere destinati o dalla autorità della nazione , o dal proprio genio , abbiano messo in carta le cose tratte da autentici documenti soltanto, senza seguire in punto alcuno gli insegnamenti della fama/ Quali sono gli Scrittori contemporanei ai principi della nazione Greca , Tosca, Egiziana? Non è vero, chè quanti scrissero delle Ìoro primarie origini, tutto hanno imparato dalla fama e tradizione ? Ella è dunque un’ingiustizia i che ci piaccia valutare tanto gli Scritti di quelli i quali ne insegnarono le o-rigini de’ Greci , Egiziani ec. e siamo poi così