iy ,, Fornaces de vitro, ¡ri quibus labarantar Iaboreria vi; 5, crea, debeant destrui, ita quod de cecero esse non de-,, beane aliqua in C¡vitate, vel Epìscopatu l\ìvoalti ; sed „ extra Civitatem , & Episcopatim Rivoalti in Dìitricln „ Venetiarum possine fieri, sicut placuerit &c. sub poena „ Librarnm Centum Sic. ,, Ecco a chiarissime note distinto il Vescovado Castellano dal Dogado, e viceversa. 1) Io credo in verità, che quanto asserisco si potesse e dovesse passare senza Censura . Nel 774 circa a istanza del nostro Doge Maurizio Galbajo il Pontefice Adriano I concesse ai Venerici il privilegio d’avere Vescovo proprio, e dice il Dandolo lib. ? , c. 12, che la Sede fu istituita in Olivolo , e gli furono assegnate le vicine iso. Je Gemini, Rialto, Luprio e Dorsoduro. Allora queste ¡soie costituirono la Diocesi e Vescovato Olivolense. E come successivamente da queste isole venne composta la Città nostra; così fu indifferente dire Veneti ¿e, Rìvoal. tum, Civitas Castellana , Castrum oppur Civitas Olivoli, Episcopatus Castellanus oppur Rivoaltensis, e intendere lj medesima cosa . 2) Dilatossi successivamente alcun poco la Diocesi Ca stellana, in guisa che stendevasi al Lido, a S. IIlario ec. e allora si principiò a driver parlare con distinzione, e dire Confinium, o DìstriBus Episcopatus Castellani ; e j.l Città precisamente distinguevasi dalla Diocesi 0 Episcopato di Rialto , nel modo e come mostra la Legge mede sima portata da lei: il senso della quale non è proprii-J| mente indicar la Capitale e l'acque chi /’attorniano , co. j me scrive ella col Filiasi, che porta quella legge e così _ spiega li, 228, presa avendola dal Zanetti, ma sibbsisB tutta lì Diocesi di quel Vescovado qualunque estensioni 1 ayesse in quei tempi. Onde cautamente dice il Temami ■ nella sua Venezia prfg. S6: £' riflessibile , che ordinandosi | cucciare queste fornaci fuori della Citta e Diocesi di Sid | lo, si dice che in distriBuVenetiarum possit fieri. Ma qae-sta è osservatone che poco rimonta . 3) Era usanza di dire Venethè, oppure DìstriBus Ve»- | t'tarum, e intendere tutto il Dogado da Grado fino aCi-varzere , come consta dallo Statuto . Dunque se Episccfk tus Castellanus significava quanto Veneti te, e Venni S si' gnificava anche quanto il Dogado secondo la sua ampie:' « za nella diversità dei tempi ; c^me si è potuto introni j’uso di dire Veneti^, e DìstriBus Vemtìarum, e inteiji