cxltf alligano a quell’anno la Serrata del Consiglio . Questa tra-» dizione non puoteestirparsi dai)’animo nemmeno dei Nobili stessi oggidì, come apparisce da! testimonio del N» U. Mirini nella sua erudita D ssertazione . 2.18) In secondo luogo osservano che non si sarebbero in seguito fatti tanti raggiri per entrare in quel Sovrano Corpo, Come ella medesimo insegna, onde fuvvi bisogne» di tante Leggi per frenarli. Nè le Congiure di Maria Boccone, e di Boemondo si sarebbero così fomentate e popolate d’ogni genere di persone, se il popolo risentito di quella .Legge , vedendo che in breve sarebbe stato inaccessibile quel posto, non avesse spalleggiato i privati motivi di dispiacenze, che coloro avevano. 319) III. In forza di quella Legge finalmente si lasciò di più ballottare il Consiglio, dopo che ballottato annualmente per qualche tempo ,• erasi poi introdotto di ballottarlo ogni a, 3, 5, 6 anni &c. nè di quella dismessa consuetudine hassi Legge alcuna , come tutto qtfesto ella acconsente t. V, 191 . Assegni ella Sig-. Abb. altro principio , da cui nate siano queste cose. La Legge 1297 fu, com’ella insegna pag. 185, espressamente confermata nel 12.98, 1299: e poi allp pag. 1S6, seguente: Sembra verisimile, chi si continuasse di anno in anno a. confermare la Leggi 1296 finché passò in consuetudine irrefragabile . Questa irrefragabile consuetudine è ella ia errata del M. C. si o no? E se lo è, dicamisi da qual altro principio tragga Sua origine . ìao) IV. In for^a di quella Legge tosto si vide popo. lato il M. C. in guisa, che nel 1311 secondo i suoi stessi Registri V, 191, lo formavano 1017 individui . N«:gli anni seguenti non mai se ne numerano tanti. Ma se vera e, com è verissima, la ripetuta confermazione della Legge 1297, doveva ogni anno a un dipresso essere lo stesso il numero dei membri componenti il M. C. Coniene dunque dire, che per qualche causa a noi igno-a così variasse quel numero. Forse alcuni Consigli, co-s_XL, Pregadi, Consiglio Minor del Doge, Procura-ori Sec. v’entrarono senza altra ballottazione: o forse quelle sono numerazioni, e non ballottazioni, o molti finalmente passavano pel verbo Placet. In fatti dice la '>e: approbando eos ad unum ad unum indiato FestoS. ^¡cbailis, nè può capirsi come tance ballottazioni si po-Tom, VIII. k tee-