, cxíiil dì quelli cittadinanza) mentre dal 1381, a! 1443 vi sono oltra 62 anni. In ciò noi seguiamo quei Cronisti i quali dicono si veramente , che per le angustie si propose di crear Nobili 30 famiglie senza dìstinzion di condizione, sebbene poi apparisca dagli indici, che furono eletti principalmente uomini di rango cospicuo. 114) La mia asserzione dunque nel senso esposto, e secondo l’Epoca Sar.diana debbe essere intesa. Sicché quando scrivo: Stabilito così chi IN AVVENIRE entrar dovesse nel M. C. allora fu PROPRIAMENTE che il | popolo Veneto si divise in Nobili e plebei ( le quali mie parole graziosamente al sòlito non furono portate da lei, ma solo le seguenti;) Ma perchè alcune Famiglie Tribunizie , e di quelli is>c. senza offesa del giusto non debbo ¡essere inteso se pon secondo la sanatoria, e l’Epoca spiegata dal Sandj. Quel, mio in avvenire mostra fin do- I ve, si tendano le mie mire ; e quel mio propriamente dà la conoscere, che io tengo in verità la Legge del 1297 per radice vera della giusta distinzione di Nobili e Ple-Ibei conforme all’idee odierne; ma riè segue indi, nè si |trova nelle mie Memorie, che io dica subito dopo laLeg-Ige 1297 essersi istituito il Corpo Cittadinesco della moderna natura. Avvertasi ancora, chs lo scopo mio si è ..propriamente assegnare epoca a quella divisione, e quest’ jepoca, secondo il mio istituto non così riguarda il tempo, quanto la massima presa di chiuder ^Consiglio. Nel che io non sono poi solo, conciossiachè tengo una lunga serie di Famiglie, le quali dal 1*97 fino al 1700 entrarono nell Ordine dei Secretar). Questo mostra che coloro i quali raccolsero quella Serie, da quella Legge propriamente e in radice almeno riconoscevano essi pure quella divisione . 215) Non sarei obbligato a rispondere a quella sua doglianza, che mi mostro attaccato all’antico pregiudizio ¿ella Serrata del M. C. sentenza che secondo ella t. V-, H4 , nacque dal non aver inteso i Cronisti lo spirito della Legge-, onde alla pag. 147 dice : creduta questa favola da' Veneti dotti, eruditi e valenti Critici. Non so come un insulto così irragionévole contro i Veneti Scrittori, parecchi de’quali furono Nobili di prima sfera, possa accoppiarsi con quelle mendicate adulazioni che nell’ Opra a ella profuma con un ambra e zibetto, direbbe Ì! Cardinal Pallavicino ancora di ;ei quel che disse diSe-i£Cli che a lungo andare danno in testa. E' un’ironia ap-