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ma c!a> Processi nel Piòvégd ; e di questi ella non ne fa cenno nè parola . Ma questi non mi lasciano intendere, come S. Ilario fosse in terreno sodo e coltivato, e che vi fossero ivi solamente canali dolci e salsi, ma non Laguna ,■ come ella scrive nella Censura.
   34)	in quanto a Oriago, come di questo io non parlo, e ella lo introdusse qua ex abundanti, così dirò solo di passaggio, Che non solamente alcuni il vogliono così appellato quasi Ora lacus, perchè ivi terminasse una Laguna; ma ancora il Portinavi nel Trevisan pag. 13, da ella pure indicato Lag. p. 27 ; scrive, che nei sito ove di presente è Oriago Vi fisse in antico un lago o padule , che poi i Padoani asciugarono, e vi stabilirono sopra un villaggio che chiam.xvasi Villa, nova, e però dirsi ne! privilegio concesso ai Minotto nel 1182, che gli si permette fare dei mulini in fumine Oriaghi seu laco. Ma credami Sig. Abb. che il vecchio Cornato, il Silvestri , il Sabbadino e altri se avessero meglio distinto i tempi, non troveremmo noi, che avessero parlato tanto male. Ndì non abbiamo documenti se non del Sec. IX. e quanto troviamo in Livio, per provar in genere, che così enormemente non distendevinsi le Lagune come taluno scrisse, è forse cosa di grave peso e decisiva: ma per i siti particolari, se non vogliasi farla da Ciarlatani , tutù dobbiamo confessare, che poco a nulla lice iridi concludere' con certezza, ma solo con esitanza .
   35)	Vengo alle querele del Sabbadino. Dopo aver diretti i Lettori per lo di più al Trevisan , e altri ¿¡latori stampati, da’quali per ciò ella non può lamentarsi d’essere escluso; dico di produr dal MS. Sv. alcune testimonianze dei famosissimo Sabbadino: e senza guarentir le di lui misure, e altre asserzioni, e perchè quel vecchio autor è troppo franco in ciò che afferma, e assembra insieme cose antiche e più moderne senza distinguerne le Date, soggiungo , che bisogna leggerlo con attenzione, perchè mescola le cose antichi con quelle della sua età. Non doveva io produr le sentenze di quell’uomo accreditatissimo un tempo, o«ide chi le desiderava le avesse almeno' in compendio .<? O doveva io raccoglitor di Memorie confutar alla distesa il Sabbadino, massimamente dopo che l’avevano fatto gii Autori a’quali rimando il mio Lettore? Oppur doveva io credere, che raccappezzarei Lettori così corti d’intelletto, che quantunque avvisati non fossero capaci di distinguere, e^ser cosa vecchia per esercì,
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