G E N S thè il Paùiarca dovesse approvale gli eletti assolutamente, ijij. Ved. Esame . Patta o parità di voti nell’elezioni . ijSj. Come possa nascere, ivi, Dite sorta di Patte; ijtf*. Patta leale, ivi. Prassi degli antichi . 1}«5. In patti reale là prelazione data al Patriarca ; ivi. E quando non passavano la metà del Capitolo . ivi; Varietà di disciplina . ivi. Introdotta dal C; X. 1’ estrazione di uno. ivi. È perchè. i)6S, Suoi effetti; ivi. Opinioni var e pet romper le fatte . IJS7. Entri il Prelato. ivi. Non si segue, ivi. Per qual patta ordinata' l’estrazione. rjS8. Nella patta reale entri il Patriarca. ivi. Decreti elativi. 1JS9. Caso in S. Tro-"aso. 1j7o. Elettori ordinar; dei irotati . II, 1424. Il Principe omanda una Bolla perchè eleggano i Capitoli , ivi. Mandato dal Qiterinij che i Capitoli non lascino vincere da preghiere. 42S. Persóne laiche pregavano minacciavano . ivi. Altro Mandato del Querini circa la forma dell’elezioni . 1426. E acciocché gii eletti si presentino a lui. ivi. Maneggi dei Concorrenti ; ivi. Gli eletti non licevano da altri jp’ investitura , ivi. Dissidi su ciò dèi Patriarca Col Pafense . Ì1427. I parenti non ballottino . I1428. Costituzióne Diedò de san-Vuine junftis . ivi. Ved. Clementina. Di Antonio Contarmi su 1 i’ elezione dei Titolati. II, 14Ì9. Il Clero acconsente al gius devoluto dopo l’elezionédi un in-jkgno. ivi. Non istà alla Costf-Jkuzione accettata . 1470. Chi debba esi„e e[etta ritelato . 14R7. ■ Quanto ciò sia pieno di perico-jio . ivi. Ordini del B. Lorenzo IGiustiniani. i+88. Chi sia p,ù | eini1. ¡vi. Quegli ordini servo-| no di legge statutaria, ivi. Pie-. ' 'alieni contro essi. «489,Con-* K A L E. «f tro il gradati,-n. 1490. D >giiatf<* ze del Cosmi . ivi. La ballotta-« zione diventa una cerimonia j nè si fa per coscienza, ivi. Altro male e disordine ; ivi. Non basta eleggere il degnò , bisogna eleggere il più degno 1491. E sia nell’Ordine satro. ivi. Chi sia pii degno . 1492. Rimediò usato dal Diedo : rigor negli e-sami. 149 j. .Cure del Principe. 1494. Requisiti del Decreto r75«> 1757. II, »495. Due condizioni massimamente esposte ai cavilli de’maliziosi. 1496. Servitù da quando si computi, ivi. Anzianità chi l’abbia . ivi. Absénza quando non interrompa la servitù; ivi. I Seminaristi godono della servitù . ivi. Qual servitù sia di maggior merito ; 1497; Dubbiò e soluzione . ivi; Funtori ' quali siano più necessarie per la servitù. 1498. Servitù dei Curati ivi. Non fonda prelazione . ivi. Per la cura abilitati t non del gremio . 1499. Dubbio sull’abilità; 1500. Soluzione . ivi. Irregolar condotta degli E-lettori ; r5ox, Imaginavano alcuni , che tutte 1’ elezioni fossero approvate dal Principe . 150*; Licenziate l’elez'oni non ha pivi luogo il reclamo; *•»<. Regola auiea per l’equità dell’elezioni . iSoj. L’ eletto debbe essere del grembo . r5o4. Ved. G'emio t Perchèmai i Capitoli fossero tanto zelanti circa il gius di eleggere ai Titoli . 15S9. Disordini infiniti indi accagionati. ivi. L’ elezioni dei Piovani e Procuratori di Chiesi sembrano talvofta lunga pezza diferire . Ili, 339. Dissidi per elezioni nel 1330 in S.Cassiano . 425* Ved. Michieli. Elezione di Suddiacono in concorso di dieci fatta in canrri del Patriarca. Ili, %So. I Capitoli ottengono ferme per s- 1’ elezioni, tfjj. L’Eletto per prò-t 2 vr-