xxxvi noto Uppis ir tonsorìbus : questa è la mia proposizione al n. 36, p■ 60 > quale porta seco in conseguenza legittima, che J'acque ancora della Laguna sebbene non sormontassero nei Comuni gran parte dei dorsi, erano assai più basse dell’odierno pelo. Ella dunque è fuori di questione in tutto ciò che mi obbietta nella sua Censura. A fine dunque di convalidare e rischiarare la mia proposta adduco quanto si legge alla p. 60. Il punto per tanto della controversia sta in questo, se le cose da me portate , dette, allegate, possano mostrare una bassezza da far maraviglia. 58) Porto in prima le iscrizioni recate dal Trevisan, dalle quali egli, che non era poi in questa parte un tronco, prova non mica, gli antichi interrimenti, ina sibber.e che prima ancora dell’invasione dei Barbari questi nostri dorsi fossero abitati. E con ragione : perocché non ancora Opitergio, Aitino, Aquileja, Concordia erano state distrutte da poterne trasportare un mondo dirottami per farne altrove degli interrimenti. E se erano abitati questi dorsi fino dai secoli Romani, e poi fu mestieri farvi dei rialzi sopra rialti per poter continuare ad abitarvi, e fjrneli ancora in s/ti più eminenti, che nei secoli rimoti non venivano coperti dai Comuni, converrà dire ciò essere stato accagionato dal livello dell’acque; perchè non ancora gli interrimenti che non si erano fatti non potevano far calare il terreno coll’indurirsi e rassodarsi dei fanghi, e conseguentemente si vede, che eravi una stupenda bassezza e nei dorsi e nelle Lagune. Ella medesimo Sig. Abb. nella sua Laguna , p. 24 , parlando delle Lapidi scavate presso Lizzafusina Scc. inferisce; i/ti rileva da esse, che ne' più rimoti tempi abitato fosse quel^A luogo. E altrettale inferisce per S. ] la rio pag. 25, 24. J'j Come dunque nò a Lizzafusina nè a S. Ilario si sono fat-I ti interrimenti, nè portati i rottami delle desolate cit- ; tà, e tuttavia quelle lapidi Gentili e Patavine si trovaro- ì 110 sepolte dieci piedi sottoterra, non dallo sprofondameli-^ to del terreno, ma da altro principio è necessario sia derivata la cosa in questi luoghi lagunari, cioè dalla primi-! genia bassezza dei dorsi. 59) Concedo a lei Sig. Abb. quanto ella insegna dietro al Temanza, che i fanghi per incendj, calori &c. abbia- ' no dato giù, e il terreno in parte siasi depresso; che pur ancora questo comprova una primigenia ammirabile bassezza: ma non posso poi concedere, che sabbia, franai ^ turni /