Jix covi co! consenso di Papa Pelagio e approvazione dell* Imp. Eraclio. Di questo Elia riconosciuto da Jei IV, K79, iwr!° al pioprio luogo nelle mie Memorie. A car-poi 4 continua il Sagomino: Prima insularum Cradus Viidtur : qua dum constai altis minibus , {9» Ecclesiarum \opia decorata , 1Sanftorumque corporibus fulta , quemad-nodum antiqua Venezia .Aquile}a , ita ¿5* ¡sta TOT! US VENETI/E CAPUT & Metropoli* fore dignosci-\ur. Ciò mostra, che ella ha torto in merito, perchè oltre questi attestati, si vede, che non io, ma ¡1 Sagor-nino da me ivi portato chiama Grado Capitale di tutta la Venezia marittima. Questo è il suo maleSig.Abb. che non vuol distinguere quei che dico io, da ciò che rapporto detto dagli altri . 94) Quindi ha ella altresì torto in ordine. Perchè conveniva sfidare l’Imp. Costantino, il Candido, il Mona-pis , il Papa S. Leone IX col suo Concilio Romano, almeno il Sagomino, e non me, che in quelle parole non vi aggiungo un’acca del mio. Magari! 1’avesti io detto del mio, che avrei guadagnata la sfida. 95) Veniamo a Bibiones, Bebbia, o Turris Bebiarumy che è la seconda parte della Censura. Il Zanetti, ella dice , con gravissimo errore stimò ( ciò trovasi in una sua Nota al Sagomino pag. 5.) chi questa ìsola fosse le Bebbe • C'isì ancora ella scrisse nella sua Laguna p. 52, usurpando le parole del Temanza in quasi tutta quella sua Nota, e da cui porta il Sonetto p. 49, come ivi altresì usurpa altre parole e sentimenti del Filiasi; che se più 'tardi non l’avesse letto, il povero Zanetti senz’altro avrebbe più a lungo salvata la pellp. Conciossiachè ella jSig. Abb. t. III, p. S6 , di Bibiones parla così: T^on sì a ne il nome, ne il sito preciso , perchè 'è affondata per avventura nel mare-, quando non sia le BEBBE, COME ; PENSA IL ZANETTI. In, tanto è dunque vero esservi stato chi riputò Bebiones 0 Bebbìa, o Turris Bebtarum ‘ essere lo stesso luogo, cioè le Bebbe perchè almeno vi fu ii Zmetti e il Tentori fino al 1785, quando pubblicò il suo terzo Tomo. E perche non poteva io ciò notare? 'Ovvero doveva io nominar ¡¿dotti uomini Zanetti e’Ten-tori, e affigervi quel neroTeta, Erroneamente? Ma quante vo te sarammi uopo ripetere, che convien distinguere ciò che dico io, da quanto rapporto scritto e riferito dagli altri? 96) II grande e unico fondamento d’alcuni si è, che Sa.