xìiil illuminarla» perchè non travagli inutilmente nelle Censure. Molte cose da me furono allogate alla meglio nei siti ove potevano comunque allogarsi, massimamence se appresi o scopersi le cose dopo avere scritto e ordinati i numeri marginali . Per questo ne troverà alcune eziandio violentemente soggiunte a certi luoghi. Ma ho riputato, che in queste mie Stuore i Lettori si contenteranno di trovar le cose, niente disgustati se le rinvengono piuttosto soggiunte a un numero che all’altro, soprattutto ¿vendo nella Prefazione raccomandato il ricorso agli Indici. 6S) Concludo io pertanto , che i suoi interrimenti fatti dai rifuggiti e loro successori coi frantumi delle rovinate città, quando bene questo si voglia generosamente concedere, sebbene per quei tempi abbiano alzate certe veime e dorsi più depressi quanto bastava allora onde preservarli dalle più alte ordinarie maree o Comuni, o come dicono Jlcquaizze, pure i rialzi e colmate di quei tempi non puotero più essere sufficienti coll’andar dei secoli. Nè può bastare il sedimento dei fanghi per dire, che nei tempi seguiti sia stato uopo tante nuove colmate , e tuttogiorno lo sia • I terremoti non suffragano , e gratuitamente si assumono per'¡spiegare tanti sprofondamenti di edilìzi , quanti se ne sono scoperti, e quel eh’ è più riflessibile, nei dorsi appunto più bassi, comeCan-nareggio, Mendigola &c. Conviene per ciò ricorrere ad altro principio, che faccia intendere un’azione insensibile si ma perpetua . Questo principio col Zendrini, Manfreddi, Eremitano, Temanza, Corriaro &c. in virtù di concludentissime osservazioni pretendo essere il continuo incremento del livello dell'acqua, come cagione procatartica di questo effetto. Questo principio dico potersi e illustrare e comprovare colle memorie o notizie da me allegate, e sostengo farci intendere non semplicemente che il piano della città era assai più basso , come ella rimarca troncandp ciò, che scrivo nei n. 36, ma esservi stata un tempo tale bassezza generalmente in questi dorsi, chi certo recar debbi maraviglia a miei Leggitori. Nella sua Censura Sig. Abb. ha ella confutata questa mia asserzione? L'ha dimostrata un error classico e palmare? Ha comprovate inconcludenti le mie ragioni ? Quanto poi asserisco conferma quello che altrove insegnai, che essendo cioè più bassa l’acqua delia Laguna, il Medoaco scaricavasi come per una catadupa, e quindi si diceva Próaltus. Se , tut-